Ibrahim Nasrallah ha vinto il Premio internazionale per la letteratura araba 2018

Lo scorso 24 aprile, ad Abu Dhabi, lo scrittore giordano-palestinese Ibrahim Nasrallah ha vinto il Premio internazionale per la letteratura araba 2018 con il romanzo La seconda guerra del cane/حرب الكلب الثانية (Arabic Scientific Publisher, Beirut).

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Il libro è ambientato in un futuro distopico in una città senza nome, dove a dominare sono dei governanti senza scrupoli che sottomettono la popolazione affinchè non si ribelli nuovamente dopo la cosiddetta “prima guerra del cane”, che ha distrutto il mondo e lo ha lasciato in uno stato di profonda devastazione fisica e morale. Il protagonista del libro è Rashed, membro di una milizia ribelle, che un giorno viene arrestato dal regime e torturato. Quando esce è un uomo nuovo, un uomo del regime che, dopo una serie di vicende che coinvolgono lui e il suo replicante che nel frattempo è stato creato, innesca la seconda guerra del cane.

La giuria del Premio ha apprezzato il romanzo per la sua carica morale e per l’uso di tecniche narrative di fantasy e fantascienza. Per il presidente della giuria, Ibrahim al-Saafin, il romanzo: “Mette in luce la predisposizione alla brutalità che è insita in ogni società, immaginando un’epoca in cui i valori umani e morali sono stati abbandonati e dove tutto è possibile, anche la compravendita di anime”.

Per Yasir Suleiman, presidente del Consiglio di amministrazione del Premio: “Il romanzo di Ibrahim Nasrallah delinea un quadro spaventoso dell’umanità in tutto il suo potenziale distruttivo. […] Nasrallah conduce sapientemente per mano il lettore in questo mondo (…) utilizzando un linguaggio originale in cui lo humor facilita il lettore nell’avere a che fare con il protagonista del romanzo. La sua è una vittoria ben meritata”.

Nasrallah ha descritto il suo romanzo come un “avvertimento per il nostro futuro”: se l’umanità continua su questo passo, l’unico destino che la attende è quello di sprofondare in un inesorabile annichilimento morale.

Ibrahim Nasrallah è nato nel 1954 in un campo profughi palestinese in Giordania. Dopo aver lavorato per qualche tempo in Arabia Saudita, è tornato ad Amman dove lavora come scrittore a tempo pieno. È autore di numerosi romanzi e raccolte di poesie. Per due volte è stato selezionato nella shortlist e nella longlist del Premio. In italiano sono stati pubblicati: Dentro la notte. Diario palestinese (trad. di W. Dahmash, Ilisso 2004); Febbre (trad. di L. Capezzone, edizioni Lavoro 2000); Versi (trad. di W. Dahmash, Edizioni q).

Con questa vittoria, l’autore si è aggiudicato un premio di 50mila dollari e un contratto di traduzione in inglese.

Il Premio internazionale per la letteratura araba è un premio letterario annuale che, giunto alla 11° edizione, premia le migliori opere letterarie pubblicate in arabo nei 12 mesi precedenti. È sostenuto dalla Booker Prize Foundation di Londra ed è sponsorizzato dal Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi. La cerimonia di premiazione si svolge ogni anno ad Abu Dhabi, alla vigilia della Fiera internazionale del Libro di Abu Dhabi.

Negli anni moltissimi dei romanzi vincitori, o arrivati in finale, sono stati tradotti anche in italiano, tra cui: Frankenstein a Baghdad di Ahmed Saadawi (e/o), L’italiano, di Shukri al-Mabkhut (e/o), Azazel, di Yussef Ziedan (Neri Pozza), Gli odori di Marie Claire, di Habib Selmi (Mesogea), Il collare della colomba, di Raja Alem (Marsilio).


NB: L’immagine di copertina è ripresa dalla pagina Facebook dell’International Prize for Arabic Fiction.

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