Primavera 2018, o della letteratura araba in traduzione

a2859977963_10Queste prime settimane di primavera ci hanno portato un bel numero di opere di autori arabi tradotte in italiano. Vi ricordate quando a inizio anno mi ero lamentata dell’esiguo numero delle traduzioni del 2017? Ebbene, questo primo trimestre del 2018 ha già quasi superato il numero delle uscite totali del 2017 e il trend mi sembra positivo per tutto l’anno.

Rivediamo quindi insieme i titoli usciti o che stanno per uscire in libreria (poi però non lamentatevi con me se avete dato fondo al vostro salvadanaio!):

Undici pianeti, di Mahmud Darwish (trad. dall’arabo di S. Moresi, Jouvence): una raccolta di poesie del sommo poeta palestinese Mahmud Darwish, che contiene alcune delle sue epiche più belle.

Contro-corrente,di Taghreed al-Najjar (trad. dall’arabo di L. Mattar, Giunti): un romanzo per ragazzi scritto da un’autrice giordana e ambientato a Gaza, dove la protagonista è una ragazza, destinata a diventare la prima pescatrice donna di tutta la Striscia di Gaza. Ispirato ad una storia vera.

Quelli che hanno paura, di Dima Wannus (trad. dall’arabo di E. Bartuli e C. Dozio, Baldini & Castoldi): un romanzo ambientato nella Siria post-rivoluzione del 2011, dove una storia d’amore si mescola alla guerra e alla paura strisciante che domina gli animi dei siriani.

Cronache di un’ultima estate, di Yasmine El Rashidi (trad. dall’inglese di C. Prinetti Castelletti, Bollati Boringhieri): cronache dell’Egitto di oggi, dal 1984 al 2014, attraverso la ricostruzione che ne fa la protagonista, che racconta le vicende egiziane in tre estati diverse.

Non ci sono coltelli nelle cucine di questa città, di Khaled Khalifa (trad. dall’arabo di M. Avino, Bompiani): “il” romanzo su Aleppo scritto dal romanziere di Aleppo per eccellenza. Lo aspettavamo da un po’ e siamo felici di averlo finalmente in libreria. Khaled Khalifa, tra l’altro, sarà a Milano il 28 marzo proprio per presentare il libro.

L’ultimo melograno, di Ali Bachtyar (trad. dal tedesco di M. Diotalevi, Chiarelettere): probabilmente il primo romanzo di un autore curdo (di lingua tedesca) ad essere mai stato tradotto e pubblicato in Italia. Un romanzo onirico, che racconta la storia recente e le vicissitudini del popolo curdo.

Il guardiano del nulla e altre poesie, di Mohammed Moksidi (trad. dall’arabo di S. Sibilio, Cafoscarina): la prima traduzione in una lingua occidentale delle poesie del poeta marocchino Mohammed Moksidi, prossimo ospite del festival veneziano Incroci di civiltà.

Bisturi, di Kamel al-Riahi (trad. dall’arabo di F. Leggio, Jouvence): ambientato in una Tunisi underground pre-primavera del 2011, questo romanzo vincitore del Premio Comar d’Oro nel 2007, parte da un caso di cronaca per poi illuminare il mondo “notturno e sotterraneo” di una città, e una gioventù, che si stavano preparando ad esplodere.

In piazza, in piazza, tutti in piazza, di Samia Atout con illustrazioni di Sandra Dajani (trad. dall’arabo di F. Zenga, edizioni Q), un romanzo illustrato sulle primavere arabe scritto da un’autrice palestinese di Amman.


[L’immagine, che avevo già utilizzato in passato, fa riferimento a questo album!]

6 commenti

  1. Grazie molte per tutte le tue infomazioni: mi sono copiata l’elenco e non me li farò scappare! Ho già acquistato molti libri grazie al tuo sito prezioso!
    Gabriella

  2. Grazie Chiara, questo blog è proprio il riferimento che cercavo per approfondire la mia passione sul mondo arabo. Avrei una domanda, “Cronache di un’ultima estate”, è stato scritto in inglese o in arabo? Cerco di evitare le edizioni con “doppia” traduzione. Potendo scelgo di leggere in lingua originale, ma nel caso dell’arabo non mi è possibile.

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