Il MedFilm Festival va online

Dal 9 al 15 novembre torna il MedFilm Festival, la rassegna di cinema dai paesi del Mediterraneo che da 26 anni viene organizzata a Roma. Quest’anno, a causa della pandemia, il festival non sarà fisicamente nelle sale e negli spazi culturali della capitale, ma sarà interamente digitale.

Grazie alla partnership con MyMovies (sempre grazie dell’esistenza a questa piattaforma), con un abbonamento da 9,90 euro sarà possibile vedere tutto il festival in streaming: “70 film tra lungometraggi, cortometraggi e documentari per 30 paesi rappresentati, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale, 1 film in anteprima mondiale, incontri professionali, incontri letterari, masterclass, forum”.

Vi segnalo alcuni dei lungometraggi arabi in programma:

Gaza Mon Amour, dei fratelli palestinesi Arab e Tarzan Nasser (evviva!), già presentato a Venezia e al Middle East Fest di Firenze – dal 12 novembre

Lift Like a Girl, di Mayye Ziyade (Egitto, 2020) – dal 14 novembre

Sandlines. The Story of History, di Francis AlΫs (Iraq, 2019) – dal 13 novembre

Nardjes A, di Karim Aïnouz (Algeria, 2020) – dal 14 novembre

Appena apro gli occhi, di Leyla Bouzid (Tunisia, 2015) – dal 15 novembre (io lo avevo visto anni fa, è un film splendido non perdetevelo),

Dal 9 novembre c’è anche una interessante retrospettiva sul cinema algerino con ben 8 film. Numerosissimi sono inoltre i corti, in programma sempre dal 9 novembre.

Ricordatevi che i film rimangono in visione per 24 ore dalla prima messa in onda: controllate quindi bene l’orario in cui verranno messi online la prima volta e prendete appunti così non ve li perdete!

Vi segnalo poi la presentazione di ARABPOP (!) di mercoledì 11 novembre alle 17:00 a cui parteciperò insieme a due delle altre autrici, Luce Lacquaniti e Anna Gabai. Modera l’incontro Ada Barbaro, docente di letteratura araba della Sapienza di Roma. Anche questa presentazione sarebbe dovuta essere in presenza, ma siamo felici di poterla fare online e di arrivare quindi anche oltre i confini di Roma.

E infine, vi invito ad andare a leggere il ricco programma della rassegna (qui il link), che include tantissimi altri film, documentari e cortometraggi da Grecia, Spagna, Italia, Francia e Balcani!

4 commenti

  1. Sempre buoni consigli, Chiara! Ho visto ora Gaza mon amour. Da qualche parte ho letto che è una poesia gentile. Confermo. E Puccini, il valzer di Musetta come sigla di chiusura, beh….piu’ gentile di così!
    Grazie e un caro saluto
    Giovanna (corso di letteratura araba di qualche anno fa)

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