Gli scrittori, artisti e intellettuali arabi al Festivaletteratura di Mantova 2020

Da mercoledì 9 a domenica 13 settembre la città di Mantova ospita nuovamente il Festivaletteratura, l’evento letterario più importante del nostro paese. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, il festival è stato completamente ridisegnato per aderire alle norme anti-COVID: alcuni eventi si svolgeranno in streaming, altri invece sulla radio speciale del Festival, tutti i biglietti dovranno essere acquistati tramite la biglietteria online e anche per gli eventi gratuiti sarà necessario prenotarsi. Ciò detto, il programma è bello e variegato e lo sforzo degli organizzatori è stato davvero impressionante, vi invito quindi a farvi un giro sul loro sito e navigarlo in lungo e largo per scoprire tutti gli eventi in programma.

Per quanto riguarda la letteratura araba, qui di seguito ho segnalato gli incontri a cui parteciperanno scrittori e intellettuali arabi, in gran parte provenienti dalla Tunisia perché è Tunisi la città focus del progetto “Una città in libri”, che accompagnerà le giornate del festival. Bonus track: il concerto della cantante tunisina Emel Mathlouthi in diretta da Mantova (ascoltatela su Spotify e YouTube per imparare a conoscerla, ha una voce pazzesca). E se andate: indossate la mascherina, igienizzatevi le mani, state distanziati e abbiate pazienza, quest’anno è difficile davvero per tutti e dobbiamo cercare di mantenere la lucidità e goderci le occasioni di socialità e di eventi culturali che ci vengono offerte come ci vengono offerte se vogliamo finalmente cominciare a vedere la famosa luce alla fine del tunnel.

Mercoledì 9 settembre

Una città in libri: TUNISI

“Dal mito di Didone ai fumetti del collettivo Lab 619: la vicenda letteraria di Tunisi si dipana lungo due millenni o più, dalla fondazione di Cartagine fino all’instabile democrazia uscita dalle speranze della primavera araba. Quest’anno una città in libri si sposta sull’altra sponda del Mediterraneo raccontandoci una città antichissima e così vicina a noi, che riflette molte delle appassionanti, intricatissime e mai del tutto note vicende che hanno interessato il nostro mare. Le visite alla Tunisi in libri saranno possibili attraverso il sito 2020.festivaletteratura.it, dove troverà spazio una biblioteca temporanea di oltre 250 titoli, insieme a filmati storici, frammenti teatrali, immagini e opere video di alcuni dei principali movimenti artistici contemporanei, che restituiranno un ritratto tutt’altro che stereotipato di questa punta d’Africa protesa verso l’Europa. Ai percorsi tematici e ai documenti audio e video direttamente consultabili online, si affiancheranno le trasmissioni di Radio Tunisi condotte da Luca Scarlini, con la partecipazione delle voci più interessanti della scena culturale della Tunisi di oggi”.

Alle 11 sulla radio del Festival Luca Scarlini avrà come ospiti: gli scrittori tunisini Ali Bécheur, Yamen Manai e Ahmed Mahfoud, la fondatrice della casa editrice tunisina Elyzad Elizabet Daldoul e l’arabista e traduttrice italiana Elisabetta Bartuli. Per ascoltare la radio ci si collega al sito 2020.festivaletteratura.it.

Alle 16:30, presso la Tenda Sordello, Luca Scarlini dialoga con la ricercatrice Paola Gandolfi in un incontro dal titolo “Piccola guida alla Tunisi in libri”.

Alle 17:00 al Palazzo Ducale – Piazza Castello, Elisabetta Bartuli dialoga con la scrittrice e architetta palestinese Suad Amiry.

Giovedì 10 settembre

Alle 10:05 sulla radio del Festival interviene lo scrittore francofono marocchino-olandese Fouad Laroui, autore di La vecchia signora del Riad, da poco uscito per Del Vecchio editore.

(foto presa dalla pagina Twitter di Del Vecchio editore)

Alle 11:00 nuovo appuntamento con Radio Tunisi che ospita “il saggista e ricercatore Mohamed Kerrou, acuto osservatore dei processi di cambiamento in atto nel Paese, e i romanzieri Aymen Daboussi (Chroniques du Râzi), Mohamed Harmel (Le secret des Barchides), Sami Mokaddem (Sculpteur des Masques) e Shukri al-Mabkhout (L’italiano), autori di pagine sorprendenti e provocatorie della letteratura araba contemporanea”.

Venerdì 11 settembre

Alle 11:00 su Radio Tunisi Luca Scarlini ospita “Nadia Khiari, autrice del celebre fumetto Willis from Tunis, Nidhal Ghariani, alla redazione di Lab 619, una delle riviste di riferimento del fumetto arabo, e le ricercatrici Paola Gandolfi (Rivolte in atto) e Luce Lacquaniti (I muri di Tunisi), che hanno studiato a fondo l’evoluzione della scena culturale tunisina. Interviene nel corso della trasmissione anche la cantante e musicista Emel Mathlouthi”. [NB: se siete interessati a saperne di più su fumetti e street art made in Tunisi potete leggere Arabpop. Arte e letteratura in rivolta dai paesi arabi il libro che ho curato insieme a Silvia Moresi uscito a maggio per Mimesis che contiene due capitoli proprio su graphic novel e street art nei paesi arabi].

Sabato 12 settembre

Alle 18:30 in collegamento con il museo Diocesano ci sarà lo scrittore anglo-libico Hisham Matar, che dialoga con Melania Mazzucco ed Elisabetta Bucciarelli. “I due scrittori, offrendoci anche prospettive diverse su due città tanto affascinanti (ndr, Siena e Roma), discutono del legame tra ricerca e fiction e del rapporto tra arte e condizione umana insieme a Elisabetta Bucciarelli”. Matar ha da poco pubblicato Un punto di approdo (Einaudi, 2020) e a marzo sarebbe dovuto venire a Roma per presentarlo. Io l’ho letto in inglese (con il titolo A Month in Siena, uscito per Penguin) e prima del lockdown avevo anche scritto una recensione che poi non ho più pubblicato e che forse dovrei ritirare fuori.

Alle 21:30 a Campo Canoa c’è il concerto della musicista tunisina Emel Mathlouthi, “l’artista che meglio ha saputo interpretare il sentimento di protesta dei giovani tunisini nella stagione delle primavere arabe: la sua canzone Ya Tounes Ya Meskina (Povera Tunisia) è divenuta in poco tempo l’inno della Rivoluzione dei Gelsomini del 2010-11. Oggi Mathlouthi è una delle stelle più luminose del pop nordafricano. La natura politica della sua arte ha assunto una dimensione globale, aprendosi a temi quali l’emergenza climatica e il nostro futuro sul pianeta. Alla ricerca di materiali sonori originari, che attingono alla tradizione musicale tunisina, nei suoi brani si sovrappongono elettronica e musica folk, melodie struggenti e ritmi incalzanti. Il concerto è preceduto da una breve intervista alla songwriter di Luca Scarlini, curatore del progetto Una città in libri, quest’anno dedicato a Tunisi”.

Domenica 13 settembre

Alle 12:00 la radio del festival ospita la scrittrice americana di origine palestinese Sahar Mustafah che “ha esordito quest’anno con La tua bellezza, storia di un sofferto e coraggioso percorso di riconquista del proprio posto all’interno di una comunità sradicata, messo alla prova dalla follia omicida di un suprematista bianco”.

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