Lo scorso 21 febbraio ad Amman, in Giordania, sono stati annunciati i titoli dei sei romanzi finalisti al Premio internazionale per la letteratura araba 2018, il cui vincitore verrà annunciato il prossimo 24 aprile ad Abu Dhabi, in occasione dell’inaugurazione della Fiera internazionale del Libro di Abu Dhabi.
Gli autori dei sei romanzi provengono da sei Paesi arabi diversi e due di loro – Amir Tag Elsir e Ibrahim Nasrallah – sono dei veterani del Premio, pur non avendolo mai vinto. Nella shortlist 2018 figurano anche i due più giovani scrittori ad essere mai arrivati in finale: si tratta di Aziz Mohammed, nato nel 1987, e di Shahad al-Rawi, nata nel 1986.
- زهور تأكلها النار / Fiori ingoiati dal fuoco, di Amir Tag Elsir (Sudan), pubblicato da Dar al-Saqi (Libano)
- “الحالة الحرجة للمدعو” ك / Il caso critico di “K”, di Aziz Mohammed (Arabia Saudita), pubblicato da Dar al-Tanweer (Libano)
- حرب الكلب الثانية / La seconda guerra del cane, di Ibrahim Nasrallah (Palestina/Giordania), pubblicato da Arab Scientific Publishers (Libano)
- ساعة بغداد / L’orologio di Baghdad, di Shahad al-Rawi (Iraq), pubblicato da Dar al-Hikma (Regno Unito, Londra)
- وارث الشواهد / L’erede delle lapidi, di Walid Shurafa (Palestina), pubblicato da al-Ahlia
- الخائفون / Coloro che hanno paura, di Dima Wannous (Siria), pubblicato da Dar al-Adab (Libano)
Tra fantascienza e attualità storica e politica, i sei romanzi – secondo il presidente della giuria – “si ispirano alle nuove sfide del mondo arabo, ma trascendono il dato fattuale e prosaico”.
Per Yasir Suleiman, presidente del Consiglio di amministrazione del Premio:
“Il romanzo arabo continua a riflettere il proprio contesto sociale e politico usando i catastrofici eventi del presente come materia per raccontare e come sfondo. E ciò accade nella maggior parte dei romanzi finalisti di quest’anno”.
Il vincitore riceverà un premio in denaro di 50mila dollari, mentre ad ogni finalista andranno 10mila dollari. Al romanzo vincitore è assicurato anche un contratto di traduzione per l’edizione inglese e, naturalmente, una discreta visibilità internazionale. Negli ultimi anni un gran numero di romanzi arabi arrivati nella longlist e nella shorlist sono stati tradotti in molte lingue straniere.
Credo che invece non sia quasi mai accaduto che un romanzo della shortlist fosse stato pubblicato già in italiano: quest’anno tocca al romanzo di Dima Wannous, che a marzo uscirà per Baldini e Castoldi. Per dire, in inglese uscirà solo nel 2019 ;-)