Premi letterari e fiere librarie dal nord Africa

Complice le feste e una breve assenza della qui presente blogger, diverse notizie letterarie non sono apparse su queste pagine. Oggi quindi facciamo insieme un breve ricapitolo di quello che ci siamo persi e di quanto ci attende nelle prossime settimane.

A dicembre, presso la American University of Cairo, si è svolta la cerimonia di premiazione del premio letterario egiziano intitolato al Nobel per la letteratura Naguib Mahfouz, uno dei premi più prestigiosi per la letteratura araba.

A vincerlo quest’anno è stato lo scrittore egiziano Adel Esmat per il suo romanzo Hikayat Yusuf Tadros, dopo ben tre anni che non vinceva un autore egiziano. Al vincitore è andato un premio in denaro di 1.000 dollari, una medaglia d’argento e la traduzione in inglese del romanzo, che verrà pubblicata dalla AUC Press, sponsor del Premio. Tra i premiati delle scorse edizioni si ricordano lo scrittore siriano Khaled Khalifa, il sudanese Hammor Ziada, il libanese Hassan Daoud, gli egiziani Ezzat el-Kamhawi, Edwar el-Kharrat e Yousuf Idris.

Al Cairo è invece quasi ai nastri di partenza la Fiera internazionale del Libro, che si terrà dal 26 gennaio al 9 febbraio e dove il Marocco sarà il Paese ospite d’onore.

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Oltre al motto “I giovani e la cultura del futuro”, ci sono già anche l’evento Facebook e l’hashtag di riferimento, #cibf2017. La Fiera internazionale del Libro Alexandrina si svolgerà invece presso la Biblioteca Alessandrina dal 23 marzo al 4 aprile prossimi.

Anche l’Algeria il 13 dicembre scorso ha premiato i vincitori del premio letterario intitolato alla scrittrice Assia Djebar, giunto alla sua seconda edizione, che incorona tre autori che scrivono nelle tre lingue dell’Algeria: arabo, berbero e francese. Samir Kacimi ha vinto per la sua opera كتاب الماشاء, Lynda Koudache per il suo libro in tamazight Tamacahut Taneggarut e Djamel Mani per il suo romanzo in francese Yoko et les gens du Barzakh.

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Lynda Koudache durante la premiazione

Per la Presidentessa della giuria, Khadda Najet, “la forte partecipazione degli scrittori nelle tre lingue – arabo, tamazight e francese – è prova del fatto che la diversità linguistica si conferma come ricchezza culturale”.

Il Marocco ha invece deciso di investire 15 milioni di dirham nel settore dell’editoria e del libro nel 2017, il 40% in più rispetto al 2016. L’investimento andrà a finanziare le fiere del libro nazionali e internazionali, le riviste culturali, lo sviluppo e l’ammodernamento delle librerie, progetti per sensibilizzare i marocchini alla lettura e programmi di residenze per autori.

Budget in aumento anche per la prossima Fiera del Libro di Tunisi, che si svolgerà nella capitale tunisina dal 24 marzo al 2 aprile: l’aumento previsto è del 500%, secondo quanto annunciato dal suo nuovo direttore, lo scrittore e accademico tunisino Shokri al-Mabkhout. Obiettivo del nuovo investimento è “assicurare una migliore organizzazione a questo importante evento”.

cover_9788866328278_1880_600E a proposito proprio di Shokri al-Mabkhout, a febbraio arriva nelle nostre librerie L’italiano (edizioni e/o, trad. dall’arabo di Barbara Teresi), suo romanzo d’esordio che nel 2015 ha vinto il Premio internazionale per il romanzo arabo, l’ormai celeberrimo IPAF/Booker arabo.

Qui la sinossi, dal sito di e/o:

In un’epoca di grandi tensioni e cambiamenti politici e sociali, nella Tunisia a cavallo tra gli anni Ottanta e i Novanta, la storia di un amore e di un sogno rivoluzionario destinati a soccombere. Ambientato a Tunisi negli anni tra la fine della presidenza di Bourguiba, nel 1987, e l’inizio del regime di Ben Ali, L’Italiano è un intenso e compiuto affresco della storia recente tunisina, che fa da sfondo alle vicende individuali del protagonista Abdel Nasser, detto “l’Italiano”, spirito libero e ribelle fin dalla prima adolescenza, leader del movimento studentesco a capo di un’organizzazione di estrema sinistra durante gli anni dell’università, poi giornalista affermato per un’importante testata governativa. In Tunisia quelli sono anni cruciali, di grandi tensioni e cambiamenti alle porte: la montata dell’islamismo da un lato, la forte repressione da parte del governo dall’altro, il colpo di stato “medico” con cui Zine el-Abidine Ben Ali destituisce il presidente Habib Bourghiba. In questo clima carico di fermenti rivoluzionari, lotte contro gli islamisti e manifestazioni contro il potere statale si staglia la tormentata storia d’amore tra Abdel Nasser e Zeina, brillante e bellissima studentessa di filosofia, che sogna una carriera in ambito accademico. I sogni di Zeina e di Abdel Nasser finiranno purtroppo per naufragare sotto gli ingranaggi spietati di una società corrotta e maschilista, mostrandoci i meccanismi con cui la repressione e la censura da parte di un regime dispotico, nonché il diffuso degrado di una società in cui i valori sono solo di facciata, finiscono per stritolare l’individualità, le speranze e le aspirazioni dei singoli.

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