Di letterature per viaggiatori arabisti

Tra poco è estate: tempo di viaggi (o di sogni di viaggi: al tempo della crisi, ci è ancora concesso sognare), tempo di letture. E dunque: tempo per la letteratura di viaggio. Ma quale letteratura?

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Confesso che sono una neofita nel campo della letteratura di viaggio: ho cominciato a leggere libri per prepararmi ai miei viaggi solo da qualche anno. (Con alterne fortune: prima di partire per gli Emirati avevo ordinato su Internet l’antologia Perle degli Emirati (ed. Jouvence) che sfortunatamente non mi è mai arrivato perchè non più disponibile. Sono partita con tanti interrogativi e anche un po’ solitaria: volevo l’antologia e non essere riuscita a leggerla mi aveva lasciato con la bocca asciutta).

Dimmi come viaggi e ti dirò chi sei, ho letto da qualche parte tempo fa. Ma potremmo anche dire: dimmi cosa leggi (prima di partire) e ti dirò che viaggiatore sei?

Ma il punto è: cosa leggere? Racconti di viaggio, saggistica politica o narrativa tout-court?

Chi racconta meglio cosa? Il viaggiatore esperto che annota immagini, suggestioni e dettagli sul suo taccuino? Il romanziere europeo un po’ nostalgico dell’Europa, come Paul Bowles, ma comunque innamorato di Tangeri? O la donna tra due mondi, come Toni Maraini, immersa in entrambe le culture con eguale amore e disillusione? O forse l’analisi politica ed economica dell’esperto/giornalista? O ancora: saranno le narrazioni degli scrittori e dei poeti che andremo a ricercare?

E in realtà: cosa cerchiamo davvero quando compriamo un libro per prepararci ad un nuovo viaggio?

Siamo affamati di conoscenza, mossi dalla semplice curiosità o vogliamo solamente una conferma alle nostre premesse e poco di quello che leggeremo potrà farci cambiare idea?

E voi cari lettori, come vi state preparando al prossimo viaggio?

Scrivetemi le vostre letture future e passate qui sotto nei commenti o mandatemele per email: proveremo a fare una piccola lista di consigli di letture paese per paese.

Comincio io:

Marocco

  • Ultimo tè a Marrakesh, Toni Maraini; Edizioni Lavoro 2000 (grazie Rabii, consiglio di lettura prezioso come l’oro!)
  • Il tè nel deserto, Paul Bowles; Feltrinelli, 2011, trad. di H. Brinis (Autore della beat generation, amico di Kerouac e Ginsberg, fece di Tangeri la sua casa e il luogo dove morire. Ma cercava il Marocco autentico o l’idea europea del Marocco?)
  • Partire, Tahar Ben Jelloun; Bompiani, 2008; trad. di A. M. Lorusso (in lettura)
  • La terrazza proibita, Fatema Mernissi; Giunti, 1999; trad. di D’Acquarica R. R. (è Fez. Ed è l’amore assoluto e istintivo per questa città)

Beirut

  • Beirut, Samir Kassir; Einaudi, 2009 (da leggere)
  • Beirut. La non-città, Adonis; Edizioni Medusa, 2007; a cura di A. Celli (una raccolta di saggi. Alcuni, trattano più specificatamente di Beirut. Altri la toccano solamente, sfiorandola in superficie ma andando invece – ad una lettura più attenta – nel profondo della sua essenza più vera ed intima. Dolorosa, lacerata, strappata. Un testo non di immediata e facile fruizione)

 ***

La foto l'ho scattata io l'anno scorso mentre ero in Costiera: è ripresa da un cartellone pubblicitario del Ravello Festival 2011
La foto l’ho scattata io l’anno scorso mentre ero in Costiera: è ripresa da un cartellone pubblicitario del Ravello Festival 2011

Qualunque sia la vostra risposta e la vostra meta, vi auguro buon viaggio e buone letture.

A qualsiasi latitudine, un libro è sempre il migliore e più fidato compagno di viaggio.

39 commenti

  1. Cara Chiara, in realtà quando viaggio in Paesi sconosciuti, non tendo a “prepararmi” con qualche libro al riguardo… ricordo il primo viaggio in Marocco, nel 2006, sapevo poco o nulla….mi ero portata un quadernino dove annotare le mie impressioni, che avevo intitolato “Diario nella terra delle mille e una notte”…. l’anno scorso invece, ritornando a marrakech, avevo con me “non capisco il mondo arabo” di Tahar Ben Jelloun, ma è stato un puro caso…. e per di più l’ho letto sul volo di ritorno! a volte cerco le guide o prendo qualche informazione via internet…ma mi piace farmi sorprendere :)

  2. Io resto un affezionato della letteratura, quindi leggo quella se devo partire da qualche parte. Pensavo al Marocco perché ho appena consigliato a un’amica qualche libro siccome va a farci un viaggi tra poco. Peccato che mi sono dimenticato di Ultimo tè a Marrakesh, comunque le ho consigliato Il gioco dell’oblio (M. Barrada), L’uovo del gallo (M. Zefzaf), Diario di un clandestino (R. Nini) e Karawan (F.Mernissi). Solo l’ultimo ha veramente ha che fare col viaggio ed è una sorta di guida non convenzionale, gli altri in realtà sono libri non certo pensati per il viaggio, ma ognuno a modo suo racconta qualcosa del Marocco e può dare spunti per capire la realtà del paese come una guida difficilmente sa fare.

    • Ohh sì, Il gioco dell’oblio mi sembra un’ottima scelta! Grazie anche per gli altri, non li ho letti!
      Ayy suggerimento su Aleppo/Beirut..? :-)

      • su Beirut possiamo metterci a fare una lista lunga così… Io resto affezionato a Incubi di Beirut di Ghada Samman e a Elias Khuri (leggiamolo pure tutto!), c’è L’uomo che arava le acque, c’è la bellissima graphic novel Bye Bye Babylon… c’è la parte centrale di San Giorgio guardava altrove… oddio c’è troppa roba!
        In compenso su Aleppo non c’è quasi un tubo. Quando ero lì ho letto un libro interessante “I baroni di Aleppo”, che racconta la storia del mitico Hotel Baron e dei vari personaggi che ha ospitato (tra cui Agatha Christie e Pasolini). C’è Sirees, che secondo me è un perfetto autore-città, ma non è ancora stato tradotto. Un giorno potrei mettermi a fare queste liste seriamente :)

  3. Oltre a ‘Voci di Marrakech di Elias Canetti, dove c’e’ una superba, malinconica descrizione della piazza e soprattutto di un povero somaro bistrattato (da leggere solo per questa piccola perla, su cui non mi posso dilungare), suggerisco Elisa Chimenti, napoletana che visse (e mori’) a Tangeri. Il suo ‘Al cuore dell’harem’ e’ una descrizione acutissima del mondo femminile nella Tangeri internazionale dei primi del Novecento, vista con gli occhi di una ‘straniera non estranea’, se mi si passa il gioco di parole, ma non so se quel libro sia ancora disponibile.

  4. Per conoscere l’Algeria, i polizieschi di Mohammed Moulessehoul, meglio noto con lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra (Morituri, ecc…). Insegnano piu’ di un testo di storia.

  5. Credo che nelle liste si debba fare attenzione a che ci siano testi tradotti dall’arabo e non solo da lingue occidentali. Per il Marocco oltre a quelli già citati qui sopra aggiungerei questi due:
    Muhammad SHUKRI (Marocco)- JEAN GENET E TENNESSEE WILLIAMS A TANGERI- trad. Maria Avino- Saggiatore 1995
    AA.VV. – SOLE NERO. Gli anni di piombo del Marocco – cura Elisabetta Bartuli – Mesogea 2004

  6. Per l’Egitto secondo me i MUST sono, oltre alla Trilogia di Mahfuz:
    AAVV (Egitto) – FIGLI DEL NILO. Undici scrittori egiziani si raccontano – Francesca Prevedello – Mesogea 2006
    Sonallah IBRAHIM (Egitto) – WARDA – trad. Patrizia Zanelli – Ilisso 2005
    Yahya Taher ‘ABD ALLAH (Egitto) – IL COLLARE E IL BRACCIALE – trad. Patrizia Zanelli – Mesogea 2000
    Sabri MUSA (Egitto) – L’INCIDENTE DEL MEZZO METRO – trad. Massimo Pappacena – Ed. Lavoro 1995
    May TILMISSANI (Egitto) – DUNYAZAD – trad. Ramona Ciucani – ev 2010
    Ahmad MURAD (Egitto) – VERTIGO – trad. Barbara Teresi – Marsilio 2012

    • Celine, sei meglio di una libreria! :) Io ci aggiungerei anche “Taxi” di Khaled al-Khamissi, Il Sirente 2010, trad. di E. Pagano e anche Alaa al-Aswani “Palazzo Yacoubian”, Feltrinelli 2006, trad di B. Longhi

      • Per l’Egitto ci sono oltre cento romanzi tradotti dall’arabo in italiano, credo stia a ognuno di noi fare la sua cernita.
        Eh sì, sarei stata una buona libreria, ne sono sicura :)

  7. Per il MAROCCO consiglio anche io Jean Jenet e Tennessee Williams a Tangeri di Choukri e suo anche “Il Pane nudo”. interessante è anche “Tangeri” di Daniel Rondeau.
    Per la SIRIA (ahi!) carinissimo è il racconto che ne fa Agatha Christie del periodo trascorso lì al seguito del marito archeologo : “Viaggiare è il mio peccato”, se nn ricordo male si parla anche di Aleppo. Per Damasco di Pellitteri “Damasco dal profumo soave”un saggio e “Menstruation”di A. Abdulhamid un romanzo. Un omaggio a Damasco è “La città che profuma di zenzero e cannella” di Rafik Schami, che attraverso i suoi ricordi e le suggestioni culinarie (ci sono proprio le ricette dei piatti più noti) è una dichiarazione d’amore a una città meravigliosa
    EGITTO: Mahfuz obbligatorio, sia la trilogia che “Il mio quartiere”…e aggiungerei “Ti ho amata per la tua voce” di S. Nassib, la storia romanzata di Oum Khaltoum.
    Su Alessandra “le ragazze di Alessandria” di Kharrat.

    • concordo su Nessib. E restando sulle lingue occidentali (originale inglese) Ahdaf Soueif, Il profumo delle notti sul Nilo, Piemme e magari un paio di Albert Cossery.

  8. Per l’Egitto: Ala Al-Aswani, “Palazzo Yacoubian”, Feltrinelli
    Ma io comincerei da: “Racconti di viaggio e di avventura dell’antico Egitto”, a c.di M. C. Betrò, Paideia Editrice, Brescia 1990

  9. per lo Yemen (visto che ci ho lasciato il cuore..):

    – Perle dello Yemen, a cura di Maria Avino e Isabella Camera d’Afflitto, Jouvence, 2009:
    un’antologia di ‘racconti moderni, profondi, intriganti e ironici’ (cit.)

    – Un asino in mezzo ai suoni, Wajdi al-Ahdal,
    trad. e cura Francesco De Angelis, Poiesis, 2010:
    “…ben più di un thriller con risvolti paranormali. Tre donne sognano il proprio assassinio in maniera ricorrente, finché…” (cit.)
    tra l’altro, ‘un asino in mezzo ai suoni (suonatori) è un detto napoletano che signifca ‘sentirsi frastornati, confusi’
    titolo originale: حمار بين الاغان (himàr bayna al-aghani)

    – Storia dello Yemen, Farian Sabahi, Mondadori, 2010:
    per spiegare il presente è necessario conoscere il passato. (non l’ho letto, ma Farian direi che è affidabile!)

  10. Per chi andrà a Petra suggerisco il libro di colui che l’ha “scoperta”, Johann Ludwig Burckardt “Viaggio in Giordania”…un altro libro di viaggio stupendo è quello dell’italiano Paolo Rumiz “Gerusalemme perduta” (foto di MoniKa Bulaj), che dall’Italia si dirige a Gerusalemme attraversando la Siria e la Turchia…alla ricerca della spiritualità cristiana che incontrerà man mano che si allontana da Roma.
    http://www.repubblica.it/2005/h/sezioni/spettacoli_e_cultura/rumizgerus/rumizegerus0/rumizegerus0.html

    • “Gerusalemme perduta” l’ho letto moltissimi anni fa ma è talmente bello e Rumiz è talmente bravo che è davvero un libro che mi è rimasto nel cuore

  11. ho appena pubblivato La mia iatanbul, diario di viaggio dopo un anno e mezzo di appunatemnti gissi in turchia. islam, femminil. opposti, contraddizioni…fino a gezi park. info sul sito http://www.lamiaistanbul.it. consiglio di lettura: le voci di marrakech, canetti.

  12. se si parla di letteratura di viaggio e di mondo arabo, non si deve dimenticare Isabelle Eberhardt, che ha amato e raccontato il Magreb nei suoi libri. Primo tra tutti “Nel paese delle sabbie”.

  13. http://www.Tour-Marocco.com In risposta alle richieste di alcuni clienti, abbiamo deciso di creare questa nuova sezione per aiutare i viaggiatori che vogliono condividere il loro viaggio in Marocco con altri. I nostri percorsi rimangono su misura e personalizzate, ma in questo modo è possibile condividere il viaggio con altri viaggiatori con gli stessi interessi e anche ottenere un bilancio migliore che si adatta alle vostre tasche.

    Giugno, luglio, agosto settembre o la prima settimana di ottobre 2014 (Alessandro, Italy): 1 persona, 2 giorni escursione nel deserto di Zagora.
    12-31 agosto 2014 (Jesús): Tour di 12-15 giorni.
    20 agosto 2014 (Montserrat): 2 persone. Escursione 3 giorni nel deserto di Merzouga.
    7-12 Settembre 2014 (Rossanna): 2 persone. Escursione di 1 giorno di Marrakech a Ouarzazate.

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