Mi hanno segnalato che è stata appena pubblicata la seconda opera tradotta in italiano dello scrittore palestinese Ahmad Rafiq Awad, già autore de Il paese del mare (Edizioni Q, 2012; trad. dall’arabo di A. Isopi; euro 12,00) presentato lo scorso anno in Italia.
Il libro in questione è un’opera teatrale in 5 atti dal titolo Re Churchill (Calmenia editrice, Roma, 2013; trad. dall’arabo di Odeh Amarneh e Diab Haitali), pubblicata originariamente a Ramallah nel 2008 con il titolo “مسرحية “الملك تشرشل.
Dal comunicato stampa:
Re Churchill racconta la storia della prima delegazione palestinese recatasi a Londra nel 1921 per incontrare l’allora ministro delle colonie britanniche, Churchill, e per perorare la causa del popolo palestinese. Nei cinque atti viene descritta l’estenuante attesa, le difficoltà incontrate dai membri della delegazione, i tranelli e le delusioni in cui incorsero. L’ultimo atto descrive, in modo farsesco e ironico, l’incontro fra alcuni membri della delegazione ed il Re Churchill. Il centro del libro è rappresentato da questo incontro, inconcludente e paradossale, descritto in modo così ironico da divenire paradigma di tutta la storia dei rapporti internazionali che hanno avuto, fin da quel momento, come protagonista la Palestina.
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L’autore arriverà in Italia a fine mese per presentare il libro e prendere parte ad una serie di incontri culturali organizzati dalla Comunità Palestinese per celebrare il 65° anniversario della Nakba.
Il 26 aprile sarà a Perugia al prossimo Festival internazionale del giornalismo per partecipare ad un panel sulla questione israelo-palestinese insieme ai giornalisti Zouhir Louassini, Meron Rapoport, Gigi Riva e Alessia Schiaffini (11.30 – 13.00, sala del dottorato).
Le date di Roma, Firenze e Bari non le conosco ancora, vi aggiornerò in corso.
Per chi volesse acquistare il libro, segnalo che potrà farlo in occasione delle presentazioni.
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Ahmad Rafiq Awad è nato nel 1960, a Ya’bad, una cittadina nei pressi di Jenin, da una famiglia di profughi provenienti dalla regione di Cesarea. Oggi vive a Ramallah e dal 2001 insegna presso il dipartimento di Media e Televisione dell’Università Al-Quds di Gerusalemme.
La sua produzione letteraria spazia dalla narrativa alla saggistica, dal giornalismo alla politica e fra i suoi lavori vanno annoverate anche diverse opere teatrali. Scrittore poliedrico e molto conosciuto nel mondo arabo, ha da sempre un ruolo centrale e propulsivo nel movimento culturale palestinese. Attualmente è uno dei membri del consiglio superiore della cultura palestinese. Negli anni è stato insignito di numerosi premi internazionali, il più prestigioso dei quali è stato il riconoscimento quale “miglior scrittore arabo nel 2003”, conseguito ad Amman.
È uno dei fondatori della radio-televisione palestinese, all’interno della quale ha ricoperto diversi ruoli ottenendo riconoscimenti internazionali come il premio di “primo giornalista arabo dell’anno 1996”, conseguito al Cairo.
Di seguito, una video-intervista (solo in arabo, ahimè) girata con lo scrittore in occasione della presentazione de Il paese del mare organizzata a Roma nel giugno scorso.
il libro IL PAESE DEL MARE, è intenso e a volte struggente. Determinato nel denunciare l’oppressione e la colonizzazione che la popolazione e la terra di Palestina subiscono oggi come tanti millenni fa. Fa proprio venir voglia di riprendere in mano i libri di storia per approfondire bene gli eventi storici di ieri, ma soprattutto quelli odierni. Giocando sulla omonimia, che la voce narrante/protagonista condivide con un antenato del tempo delle crociate, la trama scorre leggera e veloce tra presente e passato/passato/presente. Magnifiche le descrizioni sul padre del protagonista, sulle sue passioni per la terra, gli animali, il mare, la vita. Complimenti allo scrittore. Complimenti al traduttore.
Anche a me aveva colpito molto la descrizione della natura e l’attaccamente delle persone alla terra, ne ho parlato qui :-) https://editoriaraba.wordpress.com/2013/05/08/ahmad-rafiq-awad-la-natura-e-il-libro-dei-palestinesi/