Progetti per il 2013: sostenere la traduzione, celebrare la lingua araba

Tradurre significa conoscere, dialogare, scambiare e far circolare idee e stili di vita; niente come una traduzione aiuta a comunicare – a rendere comuni e, dunque, di tutti – differenze e similitudini, stimolando la crescita culturale e civile dei popoli.

arabic lang dayCosì recita la petizione “Un aiuto alla traduzione è un aiuto alle idee” che vi invito a firmare. Mancano poco più di 400 firme, io ho firmato e voi?

Qui il link alla petizione http://www.avaaz.org/it/petition/Un_aiuto_alla_traduzione_e_un_aiuto_alle_idee/?cwdaVcb

Qui il post di letturearabe che si chiede quanto sarebbe bello avere un fondo per le lingue come l’arabo. E dato che un po’ ne so su questo argomento, dico che ci sarebbe un gran bisogno di fondi per finanziare progetti sulla traduzione dall’arabo in italiano…

(Non fosse altro per non dipendere dalle solite istituzioni politico-culturali arabe che si trovano nel nostro Paese). Ehm.

Nel frattempo, ieri si è celebrata la giornata mondiale dell’arabo promossa dall’UNESCO. E chi lo sapeva?

Tra le attività da fare per celebrare questa giornata, l’UNESCO suggeriva di:

  • immergersi nell’arte della calligrafia araba
  • scoprire la poesia
  • organizzare un reading di poesie nel proprio vicinato
  • incoraggiare lo studio dell’arabo
  • non perdere l’abitudine di parlare in arabo (solo per arabofoni)
  • imparare qualche parola di arabo se si viaggia in un paese straniero (arabo, ovviamente)

Le attività proposte sono tutte interessanti, sebbene non brillino per originalità. Tra quelle elencate, a me manca la prima e non è escluso che prima o poi mi segni ad un corso di calligrafia, ormai in Italia – non solo a Roma – ne vengono organizzati diversi.

Le parole usate dall’UNESCO per magnificare il ruolo e l’importanza dell’arabo sono molto altisonanti.

Certo se poi a livello di politiche nazionali si fa poco, le parole rimangono comunque parole.

3 commenti

  1. Firmato! Bisogna anche dire che oltre a sostenere la traduzione, è fondamentale sostenere la promozione dei libri tradotti, sopratutto, penso, quelli da lingue poco presenti sul mercato editoriale italiano, come l’arabo appunto. Perché se abbiamo tradotto il libro, anche con l’aiuto di fondi, ma poi questo rimane abbandonato in mezzo agli altri, magari non si trova in libreria, non si organizzano eventi per farlo conoscere, i soldi spesi per la traduzione sono un po’ buttati via. Penso alle traduzioni dal turco, se visitate questo link http://www.turchia.it/libriteda/teda.htm potete accedere a una lista di titoli tradotti grazie a fondi… qualcuno ne ha mai sentito parlare?
    Poi un altro discorso che meriterebbe attenzione è la formazione dei traduttori, se pensiamo che si possono contare sulle dita di una mano quelli che hanno tradotto dall’arabo più di dieci libri.

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