Per quanto possa suonare incredibile, la macchina organizzativa della Fiera Internazionale del Libro di Damasco, che si tiene ogni anno a fine estate, è già in moto.
Stando agli avvisi pubblicati sul sito ufficiale della Al-Assad National Library, la fiera del libro della capitale siriana, quest’anno giunta alla sua 28° edizione, si terrà a fine settembre e, considerata la forte richiesta arrivata dalle case editrici (!!!), gli organizzatori invitano gli addetti ai lavori a presentare quanto prima la propria domanda di partecipazione, via fax, per email o di persona.
Ma oopss, ecco che arrivano le prime defezioni: secondo quanto riportato lo scorso 31 maggio da Ahram Online, la Egyptian Publishers Association (EPA) ha annunciato la decisione di boicottare la Fiera di Damasco in segno di protesta contro le violenze e i massacri che il regime continua ad attuare in Siria senza sosta da più di un anno. La decisione è stata presa dal nuovo consiglio di amministrazione insediatosi il 29 maggio, anche come simbolo del sostegno dell’Egitto ai movimenti rivoluzionari arabi.
E pensare che solo l’anno scorso la vice presidente siriana Najah al-Attar, intervenuta ad inaugurare la Fiera, aveva dichiarato che proteggere le nuove generazioni richiede maggiori sforzi per diffondere la conoscenza e il good thinking tra i bambini e i giovani, e aveva sottolineato l’importante ruolo di scuole, mass media, libri e cultura nel contribuire a creare solide basi per una vita migliore.
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Lo scorso anno la fiera del libro di Damasco aveva già registrato un importante decremento nella partecipazione delle case editrici. Quest’anno che accadrà se altre case editrici arabe seguiranno l’esempio del Cairo?
[…] sono indipendenti e che “non rappresentano” la Siria. Se vi ricordate, è di pochi mesi fa la notizia che avevo riportato del boicottaggio della Fiera del Libro di Damasco e dell’unione degli editori siriani […]