Oggi alle 20.45 lo scrittore egiziano Alaa al-Aswani sarà ad Udine per ricevere il premio letterario internazionale Tiziano Terzani 2012.
Alle 18.30 presenzierà all’incontro-conferenza “L’Egitto che non abbiamo voluto vedere” insieme a Paola Caridi (che ha tradotto l’ultimo libro dello scrittore “La rivoluzione egiziana“, Feltrinelli), a cui seguirà la proiezione del documentario TAHRIR. Liberation Square, dell’italiano Stefano Savona, che proprio ieri ha ricevuto il premio Donatello 2012 per il miglior documentario (e proprio ieri sera c’è stata la prima italiana a Roma al piccolo Apollo a cui sono andata, il documentario merita ed è un bel riconoscimento, questo premio, al coraggio e alla passione del regista!).
Qui potete vedere un piccolo assaggio del documentario.
Alaa al-Aswani è una delle voci dell’Egitto contemporaneo più conosciuta al mondo, secondo alcuni sarebbe l’erede naturale del grande scrittore Premio Nobel, Nagib Mahfouz (e difatti il suo Palazzo Yakoubian presenta molte analogie stilistiche con le opere di Mahfouz), sebbene criticato da molti che lo reputano troppo occidentalizzato, anche in alcune sue scelte letterarie.
Qui ho tradotto un suo recente articolo su come salvare la rivoluzione egiziana, tradita dai comportamenti scorretti (dei Fratelli Musulmani) e violenti dello SCAF. Il primo punto riguarda la necessità di ricomporre le forze rivoluzionarie, compresa la Fratellanza musulmana.
Della serie, (solo) l’unione fa la forza e solo così la rivoluzione vincerà. Inshallah.
[…] Scrittori egiziani e rivoluzione. Scrittori egiziani e Fratelli Musulmani. Ognuno ha le sue posizioni e le esprime senza troppi problemi, lo sappiamo. […]